Singapore teme l’impatto sociale del gioco online legalizzato

Nel 2010 a Singapore sono stati aperti due brick-and-mortar casinò che hanno prodotto nel 2011 4.4 miliardi di dollari di fatturato. La PricewaterhouseCoopers, nel suo recente studio sul gioco mondiale, ritiene che nella regione dell’Asia Pacifica il mercato dei casinò online possa produrre un ricavato tra 34.3 e 79.3 miliardi di dollari entro il 2015.
Nonostante queste prospettive a Singapore l’industria dei casinò online è illegale. Due esponenti di questa realtà sono Felix Ling, socio senior e consulente della Platform Asia Management Services e Derek da Cunha, autore di “Singapore Places its Bets”, che si dimostrano contrari alla legalizzazione. Sostengono che questa avrebbe un impatto sociale drammatico trasformando in giocatori anche coloro che ignorano cosa sia il gioco e rendendo le persone schiave del computer non più per il lavoro ma per la dipendenza dal gioco.
Di ben tutt’altro avviso è l’analista Jonathan Galaviz: sono numerosissime le persone che violano continuamente la legge andando a cercare svago in siti non autorizzati di giochi online. Vista la palese richiesta, sostiene, sarebbe decisamente più proficuo legalizzare e tassare il mercato.